Come e quando potare le ortensie: ecco cosa devi sapere

Lo so che le tue ortensie sono il vanto del giardino. Sono sicura che ogni volta che fioriscono ti fermi ad ammirarle come se fossero opere d’arte. Ma dimmi, hai mai avuto dubbi su come e quando potarle? Non preoccuparti, è una domanda che si fanno in tanti, e oggi ti spiego tutto in modo semplice.

Prima di tutto, dipende dalla varietà di ortensia che hai. Se hai quelle classiche con i fiori a palla (le macrophylla, per intenderci), la potatura si fa di solito tra fine inverno e inizio primavera, quando il rischio delle gelate è passato. Le ortensie paniculata o arborescens, invece, sono più semplici, perché puoi potarle anche in autunno. Il trucco è capire su quali rami fioriscono: alcune, come le macrphylla, danno fiori sui rami vecchi, altre sui nuovi. Sbagliare il momento potrebbe compromettere la fioritura, quindi meglio andare con calma.

Perché potare le ortensie?

La potatura è come un restyling per la pianta: non solo la rende più ordinata, ma stimola una crescita vigorosa e una fioritura spettacolare. Togliere i rami vecchi o secchi permette alla pianta di concentrarsi su quelli giovani, più promettenti a dare nuove splendide fioriture. In pratica è come darle una bella sferzata di energia per la nuova stagione.

Prima di prendere le forbici, fermati ad osservare. Cerca i rami secchi o danneggiati, quelli che si incrociano e si intralciano a vicenda. Se hai una varietà che fiorisce sui rami dell’anno precedente, fai attenzione e non rimuovere troppo: i boccioli potrebbero già essere lì in attesa della primavera. Se non sei sicuro, meglio procedere a piccoli passi, tagliando solo quello che è chiaramente compromesso.

Strumenti giusti: mai sottovalutarli

Ti confesso che una volta ho provato a potare con delle forbici qualsiasi, e il risultato non è stato proprio da manuale. Non commettere il mio stesso errore. Usa forbici da potatura ben affilate e disinfettate per evitare di trasmettere malattie. E se vuoi tenere a riparo le tue mani, metti dei guanti. Fidati, i rami possono essere più duri di quanto sembrino. Per rendere tutto più semplice, ecco una lista più chiara su come procedere:

  • Cosa fare: taglia i rami secchi o spezzati, rimuovi i fiori appassiti, appena sopra le gemme; mantieni la pianta ordinata con una potatura leggera ogni anno.
  • Cosa evitare: non potare troppo tardi in primavera, potresti eliminare i nuovi boccioli; non rimuovere i rami giovani, a meno che siano davvero compromessi; non usare strumenti sporchi o arrugginiti, perché la salute della pianta viene prima di tutto.

Sai che ogni tipo di ortensia ha esigenze diverse? La macrophylla vuole un approccio delicato, mentre la paniculata e le arborescens sono più robuste e tollerano potature più drastiche. Se hai una Annabelle, ad esempio, puoi potarla quasi a raso e lei risponderà con fiori enormi. Conoscere la tua pianta è il primo passo per farla vivere al meglio.

Insomma, potare le ortensie non è una impresa titanica, basta un po’ di attenzione e amore per quello che stai facendo. La prossima volta che prendi le forbici, pensa a tutto il bene che stai facendo alla tua pianta. E vedrai: quando a primavera esploderà di colori, non potrai fare a meno di pensare che hai fatto un ottimo lavoro.

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